La via dell’UE al metaverso

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Persone, tecnologie e infrastrutture sono i tre pilastri dell’approccio UE ai nuovi spazi virtuali che stanno rivoluzionando la vita di cittadini, imprese e istituzioni in tutta Europa. Lanciata la coalizione industriale sulla realtà virtuale e aumentata, la Commissione europea si prepara a presentare il regolamento europeo sul metaverso nel 2023.

Metaverso: qual è l’approccio dell’Unione europea?

Innanzitutto il plurale è d’obbligo. Ce lo ricorda il commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton, nel suo blog quando scrive: “in realtà, non uno, ma molti metaversi sono in via di sviluppo, si tratta di una nuova generazione di piattaforme digitali che offre la possibilità alle persone di interagire in modi completamente innovativi”.

Per intenderci là fuori ci sono e ci saranno tanti mondi virtuali – non solo il metaverso di Mark Zuckerberg, presidente e amministratore delegato di Meta – dove poter lavorare insieme, simulare operazioni chirurgiche, realizzare un progetto artistico, incontrare i propri clienti, testare una nuova automobile e molto altro.

Stiamo parlando di nuovi ‘spazi pubblici’, dove persone e aziende – grazie alle tecnologie di realtà virtuale e aumentata – possono interagire, condividere e scambiare informazioni in tempo reale, sperimentando le potenzialità di questa nuova rivoluzione di frontiera.

All’orizzonte quindi si prospettano diverse opportunità, ma altrettante sono le sfide che l’UE ha deciso di affrontare adottando un approccio al metaverso basato su tre pilastri: personetecnologie e infrastrutture

Dal momento che i metaversi sono delle vere e proprie ‘piazze virtuali‘, è fondamentale garantire la sicurezza di tutti gli utenti, nel rispetto dei valori europei.

Per questo motivo secondo Breton, i mondi virtuali dovrebbero svilupparsi sulla base di standard interoperabili e nessun operatore privato dovrebbe dettare lo condizioni o detenere il controllo per decidere chi può entrare o uscire da questi spazi digitali. Nei metaversi “gli innovatori e le tecnologie dovrebbero poter prosperare senza ostacoli”

Costruire il metaverso investendo nelle nuove tecnologie

“La nostra capacità di plasmare il metaverso dipenderà dalla nostra capacità di padroneggiare e sviluppare tecnologie all’avanguardia in Europa e costruire un ecosistema sostenibile”, prosegue il commissario Breton nel suo blog.

Da un lato ci sono le tecnologie su cui puntare (5Gsupercalcolocloud, intelligenza artificiale, realtà virtuale, realtà aumentata, ecc), dall’altro il capitale umano, ossia i ricercatori e gli innovatori che studiano e sviluppano queste tecnologie.

Per favorire la cooperazione in questi ambiti, l’UE ha lanciato la Virtual and Augmented Reality Industrial Coalition, che riunisce diversi stakeholder del metaverso (imprese, università, ecc), e in più finanzia grazie ai fondi europei – pensiamo ai bandi Horizon Europe, alle call Digital Europe e ai fondi strutturali – lo sviluppo e l’applicazione delle nuove tecnologie digitali, insieme al rafforzamento delle competenze digitali.

[fonte FASI]

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